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Legenda

È dall’Inghilterra che è partito il processo di industrializzazione dell’Europa, iniziato nella seconda metà del XVIII secolo nel settore metallurgico e tessile della lavorazione del cotone, facilmente reperibile nelle colonie, e della lana, grazie agli allevamenti di pecore diffusi sul territorio nazionale.

Nel corso dell’Ottocento anche gli altri Paesi europei, primo fra tutti la Germania, introdussero il sistema della fabbrica meccanizzando la produzione. Alla fine del secolo le grandi innovazioni tecnologiche e l’utilizzo del petrolio e dell’elettricità come fonte energetica, in sostituzione del carbone, consentirono un ulteriore passo in avanti nel sistema produttivo: si parla infatti di «seconda rivoluzione industriale» anche se in realtà questo processo non fu omogeneo, ma diversificato nei tempi e nei luoghi.

L’industrializzazione comportò moltissime conseguenze sulla società, sul panorama urbano, sulla qualità della vita della popolazione e anche nella politica interna e internazionale dei singoli Paesi, che da allora fu molto legata alle questioni economiche, alla ricerca delle materie prime e all’espansione dei mercati dove esportare i prodotti.

Descrizione

La carta mostra lo sviluppo dell'industria in Europa nel corso dell'Ottocento, con la prima e la seconda rivoluzione industriale.

Note

L'industria in Europa

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